Mappa Mundi

L’evento “mappa mundi” reinterpretava il libro “Le città invisibili” di Italo Calvino attraverso delle opere di varie artisti.

L’allestimento dell’evento prevedeva che il fruitore, nel visitare la mostra, facesse egli stesso un viaggio concettuale tra le città di Calvino. L’intento con cui è stato pensato il logo è quello di scomporre la parola, come fossero le sezioni del libro e far si che la mente del fruitore, nel cogliere i frammenti delle lettere che ne compongono il nome, orientasse in modo sensato i vari anelli concentrici.

 

Il romanzo di Calvino è composto di nove capitoli; l’inizio di ogni capitolo è introdotto da un dialogo tra Marco Polo e l’imperatore dei Tartari Kublai Khan che interroga l’esploratore sulle città che ha visitato.
Oltre alla divisione in capitoli, il libro, ha un’ulteriore suddivisione in 55 città, a loro volta divise in 11 categorie: le città e la memoria, le città e il desiderio, le città e i segni, le città sottili, le città e gli scambi, le città e gli occhi, le città e il nome, le città e i morti, le città e il cielo e le città continue.
Ogni opera esposta all’interno della mostra, porta il nome di una delle città del romanzo. Abbiamo deciso di suddividere il nome “MAPPA MUNDI” in 11 cerchi concentrici, tanti cerchi quante sono le categorie delle città.

Qui un link esplicativo della struttura delle categorie delle città in relazione ai capitoli del libro.

Le città, come descritte da Marco Polo, sono simbolo della complessità e del disordine della realtà; l’esploratore cerca di mettere un ordine in questo caos del reale.
Ad ogni suddivisione del logo abbiamo applicato una rotazione per aumentare il senso di disordine ad una scritta che in se è reale e ordinata.

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